Support the restoration of the Great Organ of the Duomo of Milan © duomomilano.it
L’organo del Duomo è una cattedrale nella cattedrale, un gigante di enorme complessità. Con le sue 15.800 canne e i suoi 180 registri, l’organo di Milano è il più grande d'Italia ed è tra i più grandi strumenti musicali esistenti al mondo. Una macchina incredibile, in Europa è secondo soltanto all’organo del Duomo di Passau, in Germania.
The Duomo of Milan © dr
Pur avendo ben poco di digitale, l’organo del Duomo di Milano, è un capolavoro di elettromeccanica, fatto di migliaia di elettrocalamite, trecce di centinaia di sottili cavi, enormi pannelli di accoppiamento elettrico e di permutazione. E poi macchine del vento, condotte, manufatti colossali in legno. Oltre a loro, le vere protagoniste sono le canne, delle dimensioni più varie. La più alta misura oltre nove metri, come un palazzo di tre piani, mentre la più piccola misura solo pochi centimetri, e insieme riempiono in tutta la profondità e a diversi livelli le quattro grandissime casse armoniche passanti poste ai lati dell’altare maggiore.
The pipes the Organ of the Duomo © duomomilano.it
E se l'attuale strumento è datato 1938, l’astronave di note del Duomo comprende elementi che arrivano a sfiorare il XVI secolo. Una meraviglia di tecnologia e di arte, esempio di capacità e ingegno dell'uomo, fuse per celebrare, a suon di musica, la grandezza di Dio. Ma non è solo musica.
Avete avuto l’occasione di ammirare i raffinati sportelli, costituiti da grandi tele raffiguranti episodi tratti dall'Antico e dal Nuovo Testamento, realizzati tra il XVI ed il XVII secolo, opera di artisti quali, tra gli altri, Giuseppe Meda e Camillo Procaccini?
The Organ and its painted doors, depicting episodes from the Old and New Testament © duomomilano.it
Tuttavia, nonostante la sua immensa grandezza e il suo splendore, questo grandioso strumento è attualmente minacciato nel suo funzionamento da diversi fattori di degrado e la manutenzione ordinaria stagionale non è sufficiente. Lo strumento è soggetto ad un progressivo deterioramento organico poiché costituito da materiali quali legno, metallo e pellami, e perché è esposto quotidianamente alle polveri, che si depositano sulle canne, ostruendole. Una condizione che ha come risultato la sostanziale impossibilità a suonare i registri di uno dei corpi principali dello strumento.
Anche la conservazione del prezioso apparato decorativo è a rischio, a causa dei reiterati interventi e rimaneggiamenti applicati con materiali alteratisi nel tempo. Inoltre, la dilatazione e la frammentazione del supporto ligneo hanno causato nel tempo il distacco di alcuni frammenti di strato pittorico.
I lavori di restauro dell’organo del Duomo sono iniziati nel 2019: un intervento triennale, realizzato dalla Veneranda Fabbrica per restituire allo strumento il suo pieno splendore. Il progetto interessa sia le parti meccaniche dello strumento sia quelle lignee ed ornamentali. Gli interventi più urgenti, per salvaguardare il corretto funzionamento delle parti elettromeccaniche, interesseranno prima il lato nord fino a tutto il 2020 per poi proseguire nel biennio 2021-2022 a sud.
The restoration of the organ of the Duomo © duomomilano.it
Tutte le parti della bassa cantoria, formelle e cariatidi, saranno pulite e rinnovate, riportate alla vernice originaria, ormai occlusa da una stesura posticcia di colore scuro applicato nel periodo manierista sulle parti reintegrate e sulle rotture per camuffare le parti ricostruite. La tecnologia laser è di grande aiuto in quest’opera di restauro poiché è delicata per l’opera, evita l’apposizione di solventi ed è facilmente calibrabile. La potenza del laser è infatti variabile e permette di arrivare alla pulitura vaporizzando la materia da rimuovere, come oli e cere usate per manutenzioni precedenti, senza surriscaldare il supporto. Le rifiniture meccaniche sugli intagli, con bisturi, pinzette e spugne avvengono soltanto alla fine.
Per togliere le impurità dalle cariatidi si impiega invece una miscela di gel, non aggressiva e inodore per rimuovere la cera e la colorazione scura senza intaccare la vernice originaria e poi le rifiniture avvengono con il laser. Per la finitura le cariatidi saranno protette e lucidate con una cera ottenuta dalla raffinazione del favo e autorizzata dalla Soprintendenza. Non si tratta di cere di sintesi che si staccano dal legno e fotosensibili, causando quindi lo scurimento della vernice, ma sono cere naturali di cui ancora si respira il profumo di miele.
Il restauro delle parti lignee prevederà infine un nuovo sistema di rimontaggio delle formelle e delle cariatidi, secondo i criteri di reversibilità, sostituendo le viti originali con viti inox, isolate dal legno con grassi o gomme, al fine di diminuire lo sbalzo termico che creerebbe condense, quindi attacchi da funghi e insetti. Un’alternativa alle viti inox, sono le viti in vetroresina, studiate appositamente per il Duomo. Le zanche di ferro e le foderine per sigillare le formelle saranno sostituite da molle armoniche.
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With its 15,800 pipes and 180 registers, the cathedral organ is the largest in Italy. In Europe it is second only to the instrument in the cathedral of Passau, Germany.
The Duomo’s organ is a mechanical masterpiece made of thousands of electromagnets, bands of hundreds of tiny wires, and enormous patch panels. The real protagonists, though, are the pipes themselves, the largest of which measure more than nine metres (about 30 feet), while the smallest are just a few centimetres high.
The restoration of the organ of the Duomo © duomomilano.it
The instrument may date to 1938, but elements of it go back to the 16th century. Decorated by Renaissance and Baroque paintings, it is a marvel as much of art as of science, reflecting the genius of man to the greater glory of God.
The proper functioning of this splendid specimen is at risk due to the progressive deterioration of its metallic, wooden, and leather components. In fact, deposits of dust in the pipes has rendered one of the principal registers almost completely inoperative. Some of the decoration is threatened by the consequences of well-intentioned but misguided past attempts at restoration.
A new three-year restoration project, begun in 2019, is addressing threats to the mechanical, structural, and ornamental elements at risk. The most urgent interventions are being conducted on the electromagnetic parts, work that will continue through the rest of the year.
The pipes of the Organ of the Duomo © duomomilano.it
A combination of tools and technologies will be used for cleaning, varying according to the particular elements concerned. Lasers will be used to remove the dark colouring applied during the Mannerist period in an attempt to camouflage certain reconstructed elements. Lasers are, in fact, easy to calibrate, permitting an effective removal of oil and wax without resorting to potentially corrosive solvents.
The cleaning of the decorative caryatids will employ a non-abrasive and odourless gel to remove wax and dark colouration without damaging the original varnish. The caryatids will then be protected and polished with an all-natural wax made of refined honeycomb.
The restoration of the wooden elements will include a new system for mounting the panels and caryatids, substituting the original screws with inox screws sheathed in grease or gums. This limits temperature variations that can cause condensation, which in turn lowers the risks presented by fungus and insects.
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