Cibo di strada: la più antica novità milanese

‘Biroccio’, the truck vendor of risotto alla milanese © Biroccio

Expo 2015 è stata per Milano un’occasione unica per mettere in evidenza le sue tradizioni gastronomiche e lo ha fatto anche utilizzando il cibo di strada, che da allora si è sviluppato in maniera sorprendente.

L’espressione inglese ‘street food’, creata dalla FAO, rende molto bene il concetto, assegnando un riconoscimento di appartenenza a una categoria ben precisa di preparazioni gastronomiche che, per essere gustate e apprezzate, non devono necessariamente essere servite su una tavola apparecchiata in ristoranti e trattorie. Il cibo di strada va consumato all’aperto, per la strada, passeggiando.

cibo strada 2‘V3Raw’ is the latest raw food restaurant in Milan, serving a range of healthy and easy alternatives to the usual suspects you find around Milan © v3raw.com

E questa caratteristica non toglie assolutamente nulla alla bontà, alla genuinità e alla originalità di quel tipo di cibo. La pizza è stata forse il primo e più famoso cibo di strada, insieme al gelato da passeggio servito nel classico cono.

 

E che dire degli arrosticini abruzzesi, dei panzerotti pugliesi, del polpo lesso, dei pescetti fritti, delle patatine croccanti? In verità il cibo di strada esiste da quando esistono le strade.

 

Possiamo ancora sentire gli echi dei venditori nelle antiche strade dell’Egitto dei Faraoni, della Roma Imperiale, nei vicoli di Pompei. Il cibo ‘grab-and-go’ è stato storicamente un modo per I piccolo ristoratori di fare un po' di soldi e per i lavoratori di calmare rapidamente uno stomaco brontolante prima di tornare al lavoro. Lo street food era la cucina povera per eccellenza.

A Milano, in occasione dell’Expo 2015, ci si rese conto che non esisteva altro modo per nutrire le centinaia di migliaia di visitatori che dare spazio a chioschi, furgoni, camioncini attrezzati per preparare con tutte le regole cibo da asporto: un cartoccio pieno di gustose delizie e via! Rapido, nutriente, pratico, economico: ecco il cibo di strada, lo street food.

cibo strada 2Roberto Galli, historical innovator of the Milanese night-life, launches the idea of building a project around the meatball © themeatballfamily.com

Da allora, Milano ha fatto tesoro di quell’esperienza e il cibo di strada si è diffuso e sviluppato in tutta la città. Quindi è anche Fast Food? Sì e no. È certamente un cibo che viene servito velocemente, ma al contrario del fast food, lo street food evita i processi meccanici e la produzione industriale. I suoi ingredienti sono freschi e locali, e la sua quintessenza varia da regione a regione, persino da città a città, proprio perché è saldamente radicata nella tradizione e nelle identità locali.

Ciò che rende particolare la tendenza attuale è il suo target demografico e di conseguenza il suo senso estetico. Non più appannaggio dei poveri, lo street food è più popolare nelle località balneari, nelle destinazioni turistiche e nei centri urbani affollati. Per attirare questa clientela, i venditori di street food - che siano in negozi regolari, bancarelle permanenti (baracchini), o camioncini di cibo mobile - mantengono i loro spazi immacolatamente puliti, spesso con un arredamento che riflette una nostalgia romantica dei tempi passati.

Soprattutto, il cibo in generale è eccezionalmente buono.

Come dicevamo prima, la tendenza ha ricevuto una massiccia iniezione di adrenalina dall'Esposizione Universale di Milano nel 2015. Le tradizioni culinarie rappresentate in quell’ambito non erano solo italiane, ma provenivano da tutto il mondo. In qualità di padroni di casa, i milanesi hanno fatto del loro meglio, cogliendo quell’opportunità senza precedenti di mostrare i loro talenti e le loro tradizioni. La tendenza da allora si è sviluppata al galoppo. Secondo gli ultimi dati statistici disponibili della Coldiretti, relativi all'estate 2019, 7 italiani su 10 intervistati hanno dichiarato di mangiare street food. Di questi, un enorme 75% ha preferito prodotti di origine e tradizione locale.

cibo strada 2The first Japanese street food restaurant has opened in Milan: in the heart of the Navigli area you can find the traditional takoyaki

Un aspetto collaterale, anche se forse inevitabile, di questo boom è che alcuni ristoratori troppo spesso cedono alla tentazione di utilizzare lo slogan ‘Street Food’ sulle loro vetrine per sfruttare una modalità in voga che è all’opposto della loro attività. Il modo più sicuro per acquistare autentico cibo di strada è quello di rivolgersi a chi serve solo, o almeno principalmente, cibo che può essere mangiato in movimento.

Milano è veramente un centro metropolitano di classe mondiale, con l’offerta di delizie culinarie da tutto il mondo. Questo si riflette anche nello street food della città. Per il momento, però, restiamo vicini a casa, dandovi una sorta di Santa Trinità dello street food tradizionale milanese.

Non si può lasciare Milano senza aver provato i ‘mondeghili’: basta non chiamarli polpette! Il piatto è ufficialmente riconosciuto come tipicamente milanese dall’Amministrazione Comunale, che ne individua gli ingredienti canonici: avanzi di manzo bolliti, uovo, mollica di pane bagnata nel latte, prezzemolo tritato, formaggio grattugiato, scorza di limone, sale, un pizzico di noce moscata, il tutto da friggere in olio e burro.

cibo strada 2 Hanno la forma delle polpette, l'aspetto delle polpette, sembrano proprio polpette, ma non sono polpette: sono mondeghili! E si mangiano solo a Milano © dr

Tra i migliori mondeghili di tutta la città ci sono quelli serviti nel ristorante ‘The Meatball Family’ nel quartiere dei Navigli, ma anche nei loro due stand gastronomici e nei tre camioncini che sono costantemente in movimento per le vie della città.

 

Leggi di più sull'affascinante storia di questo piatto nell'articolo di QualityMilan http://qualitymilan.com/index.php/gourmet/non-chiamateli-polpette

 

Gli ‘sciàtt’, tipici della Valtellina a nord-est di Milano, sono frittelle di grano saraceno ripiene di formaggio Casera locale alle noci e fritte in padella. In dialetto valtellinese, sciàtt significa rospo, apparentemente riferendosi all'aspetto da rana delle frittelle una volta fritte. Provateli da Sciàtt 'a Porter (Viale Montegrappa, 18), dove sono serviti in un pesante cono di carta per una facile passeggiata.

cibo strada 2‘Sciatt à Porter’, ror those who want to live the lunch break in a different way than the usual sandwich © Sciatt à Porter’

E infine, riuscite a credere che anche il famoso risotto alla milanese allo zafferano possa essere preso da un camion? Beh, al Biroccio sì. Incredibilmente, ogni porzione è rigorosamente fatta su ordinazione. Il nome è tutt'altro che casuale. Il biroccio, o in dialetto milanese, el birocc, era un carretto a due ruote trainato da asini o cavalli usato per trasportare cibo e merci all'interno della città. Gli animali sono stati sostituiti da un motore a scoppio e il carro ora ha il tetto, ma il ‘Biroccio Food Truck’ continua a deliziare I buongustai con il meglio della tradizione locale. Per sapere dove saranno oggi, basta controllare la loro pagina Facebook!

Leggi di più: www.qualitymilan.com

 


 

As hosts of the World Expo, the Milanese showcased their talents and culinary traditions. The Street Food trend held pride of place and hasn't stopped spreading since!

Street Food is a trend that has been growing rapidly in Milan as elsewhere in Italy for about a decade. But food from the street has existed here for as long as there have been streets. We can still hear echoes of vendors hawking their fare in the ancient empires of Egypt, Greece, and Rome. From fish fries in coastal towns to the arrosticini of Abruzzo, grab-and-go food has historically been a way for purveyors to make a little money and for busy workers to quickly quiet a grumbling stomach before running back to the job. Street Food was ‘la cucina povera’ par excellence.

cibo strada 2Street food in the Navigli district of Milan © dr

So it’s Fast Food, right? Yes and no. It is certainly food that is served fast, but contrary to Fast Food, Street Food shuns mechanical processes and industrial production. Its ingredients are fresh and local, and its quintessential items vary from region to region, even city to city, precisely because it is firmly rooted in tradition and local identity.

 

What makes the current trend particular is its target demographic and consequently its sense of aesthetics. No longer the purview of the poor, Street Food is most popular these days in seaside resort towns, tourist destinations, and busy city centres.

 

To appeal to this clientele, Street Food vendors – whether in regular shops, permanent stalls (baracchini), or mobile food trucks – keep their spaces immaculately clean, often with a décor that reflects a romanticised nostalgia for days gone by. Most importantly, the food in general is exceptionally good.

cibo strada 2I mondeghili from Ratanà restaurant in Milan © Osteria Ratanà

The trend was given a massive shot of adrenaline by the World Expo in Milan in 2015. The culinary traditions represented there came from around the globe and up and down the entire length of the Italian peninsula. As hosts, the Milanese were sure to put their best foot forward, seizing this unprecedented opportunity to showcase their talents and traditions.

 

The trend since then has developed at a gallop. According to the most recent statistical data available from Coldiretti for the summer of 2019, 7 in 10 Italians surveyed said that they ate street food. Of those, a whopping 75% preferred products of local origin and tradition.

 

One unfortunate though perhaps inevitable aspect of this boom is that restaurateurs too often succumb to the temptation to simply slap the ‘Street Food’ slogan on their doors in order to cash in on the craze. The safest way to get the best bites is to stick to places that serve only, or at least principally, food that can be eaten on the go. That way you’ll know that the place is specifically set up to keep the food fresh and ready to trot.

Milan is truly a world-class metropolitan centre, with culinary delights from around the world on offer. This is reflected in the city’s Street Food as well. For the moment, though, we’re sticking close to home, giving you the Holy Trinity of Traditional Milanese Street Food.

cibo strada 2‘V3Raw' develops the concept of 'living food' with the intent to harmonize nutrition, organic function and energy management © v3raw.com

You simply cannot leave Milan without trying Mandeghili. Just don’t call them meatballs! Interestingly, some of the best to be found are served at The Meatball Family’s flagship restaurant in the Navigli district, but also at their two food stands and 3 trucks that are constantly on the move. The dish is officially recognised as typically Milanese by the city council, which even identifies the canonical ingredients of boiled beef scraps, egg, bread crumbs bathed in milk, chopped parsley, lemon zest, salt, all to then be fried in butter. Alleluia!

cibo strada 2 ‘The Meatball Family’ is an exclusive restaurant dedicated to meatballs, with three restaurants in Milan between Navigli, Stazione Centrale and CityLife © themeatballfamily.com

Sciatt, typical of the Valtellina northeast of Milan, are pan-fried buckwheat fritters filled with local nutty Casera cheese. In Valtellina dialect, sciatt means toad, apparently referring to the frog-like appearance of the fritters once fried. Try them at Sciatt ‘a Porter (Viale Montegrappa, 18), where they are served in a heavy paper cone for easy walkabout.

And finally, can you believe that even the famously saffron-seasoned Risotto alla Milanese can be taken from a truck? Well, at Biroccio it can. Incredibly, each serving is rigorously made to order. The name is anything but random. Il biroccio, or in Milanese dialect, el birocc, was a two-wheeled donkey- or horse-drawn cart used to transport food and merchandise within the city.

cibo strada 2With ‘Biroccio’, the tradition of Milanese cuisine is transformed into street food within everyone's reach, served in isothermal paper packages designed specifically to keep risotto alla milanese hot for about thirty minutes © Biroccio

The animals may have been replaced by a combustion engine and the cart now has roof, but the Biroccio Food Truck is still filling bellies with the best in local tradition. Check their Facebook page to see where they’ll be today!

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