Mathilde Karrer: ‘’Viktor an Rolf fragrances’ © zeyneprepresents.com
Il nostro magazine QualityMilan doveva apparire nella sua versione cartacea nell’aprile 2020. La pandemia ne ha interrotto la produzione, ma ci ha dato l'inestimabile opportunità di realizzarne una versione digitale, che permette senza dubbio di raggiungere un numero maggiore di lettori.
Per la copertina del numero 1, avevamo scelto uno scatto di una grande artista, una fotografa di cui apprezziamo molto il lavoro: Mathilde Karrer. In attesa di lavorare di nuovo insieme, ecco qualche spunto della conversazione che abbiamo avuto con lei a proposito delle sue meravigliose creazioni.
Mathilde Karrer ‘Scention Orchids’ for Quality Milan magazine © zeyneprepresents.com
Le foto di natura morta di Mathilde Karrer sono iperrealiste, a metà strada tra i dipinti e i fotogrammi cinematografici. Micro mondi elaborati e ricchi di dettagli scelti con cura.
Mathilde utilizza gli accessori, il colore e i fiori per creare composizioni sontuose ma sottili, con una narrazione accattivante. A metà strada tra i dipinti e i fotogrammi cinematografici, le sue fotografie sono micromondi elaborati e ricchi di dettagli scelti con cura. La sua perizia nell'illuminazione e il desiderio di rendere ogni immagine premium, texturized and rich, è ciò che distingue la sua fotografia.
The photographer Mathilde Karrer © Mathilde Karrer
Molti dei suoi lavori sono sviluppati e stilizzati da lei stessa. “L'arte della pittura, in molti stili, ha inconsciamente una grande influenza nel mio lavoro”, dice la fotografa. Anche la scenografia e la produzione dei film della fine del XX secolo, mi ispirano molto.”
“Mi piace affrontare un progetto come un tutt’uno tra un regista, uno scenografo e un risolutore di problemi. Certi temi riemergeranno sempre nel mio lavoro con una forte connessione con la natura morta classica, ma mi piace sperimentare, provare cose nuove, spingere avanti il mio quadro di riferimento.”
Mathilde Karrer ‘The Boyscouts X Vintage’ © zeyneprepresents.com
Mathilde, come è diventata la fotografa che è oggi, qual è il suo percorso professionale?
“Vengo da una famiglia di artigiani e creativi, fotografi, pittori, falegnami e scultori. Ho imparato molto sulla storia dell'arte, la tecnica e il problem solving in generale, che ho poi implementato nel mio sviluppo come artista. Il dipartimento di fotografia alla scuola d'arte era troppo riduttivo per me, con poche eccezioni, non riuscivo a trovare le giuste connessioni. Gli insegnanti che mi ispiravano a spingere i miei limiti erano tutte persone che lavoravano attivamente nel loro campo. Così ho lasciato la scuola d'arte e quasi per caso ho ottenuto un lavoro nella produzione cinematografica. Questo mi ha davvero spinto fuori dalla mia zona di comfort ed è stata una lezione preziosa. Ma stare tutto il giorno sotto la pioggia battente o il sole cocente non soddisfaceva la mia voglia di creare. Ho usato i miei contatti per dirigere e produrre alcuni video musicali e ho scoperto che non volevo solo fare immagini esteticamente piacevoli, ma anche creare una narrazione. Relativamente tardi, a trent'anni, ho ripreso in mano la mia macchina fotografica, e tutto si è realizzato in quel momento.”
Mathilde Karrer ‘Gucci/Vogue’ © zeyneprepresents.com
Mathilde Karrer Zeynep Represents
I colori vivaci sono spesso molto presenti nelle sue foto, le rendono molto moderne e cariche di energia, cosa ne pensa?
“Il colore e la luce sono un fattore determinante nel mio lavoro. Uso il significato sottostante dei colori per enfatizzare una certa narrazione. Credo che la maggior parte degli spettatori abbia una connessione subconscia con la luce o gli oggetti di scena che adopero.”
“Il significato degli oggetti di scena o il simbolismo o una connotazione degli oggetti stessi è una parte degli elementi che mi servono per costruire una storia.”
“Uso soprattutto la tradizione occidentale e cristiana del simbolismo, ma sono affascinata dall’uso che ne fanno tutte le culture. Voglio dire, il colore bianco ha/aveva un significato completamente diverso in Cina che nella tradizione occidentale, per esempio.”
Mathilde Karrer ‘Hildon’ © zeyneprepresents.com
Come spiega il successo mondiale della fotografia Fine Art, un accesso più veloce per l'occhio?
“Be’, il rapido sviluppo della tecnologia e l'accessibilità negli ultimi venti anni, hanno creato un paradigma completamente nuovo per la riproduzione. È diventato più facile accedere a lavori di alta qualità.”
Quali requisiti deve avere una foto per essere al massimo livello di qualità?
“La bellezza è ancora e sempre negli occhi di chi guarda, ed è una questione di gusto. Tuttavia, per me personalmente, un'immagine che cattura il mio occhio, ha una sorta di autenticità, che sta diventando sempre più difficile, con la quantità di immagini di alta qualità che sono prodotte in tutto il mondo. Ma è l'attenzione al dettaglio, la sincerità dell'esecuzione e della produzione, e il non tagliare alcun angolo che, per me, rende un'immagine emozionante.”
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Her still-life photos are hyper-realistic, halfway between paintings and cinematographic photograms. They are elaborate micro-worlds, rich in detail and chosen with great care
Our magazine Quality Milan was intended for launch in print in April 2020. The pandemic halted production, but it has given us the invaluable opportunity to create a digital version. This has certainly permitted us to reach more of you. We are pleased and honoured that you like it so well.
For our first issue’s cover, we selected a great artist, a photographer whose work we admire so very much: Mathilde Karrer. As we wait to be able to work together properly again, here is a conversation we recently had with her about some of her marvellous creations.
Mathilde Karrer ‘All the Holiday feels’ © zeyneprepresents.com
Mathilde uses accessories, colour and flowers to create compositions that are both sumptuous and subtle, with a captivating narrative. Halfway between paintings and cinematographic photograms, her photographs are elaborate micro-worlds, rich in detail and chosen with great care. Her skill with lighting and the desire to render each image the very best possible, texturized and rich, is what distinguishes her photography.
She develops and stylises many of her works herself. “The art of painting, in many styles, has had a great unconscious influence on my work,” the photographer tells us. “Films of the 20th century as well. Production and scenography inspire me quite a lot. I like approaching my projects as a director, a scenographer and a problem solver, all rolled into one. Certain themes always re-emerge in my work, a strong connection to classical still-life, for example. But I like experimenting, trying new things, pushing my frame of reference.”
Mathilde Karrer photography © zeyneprepresents.com
How did you become the photographer you are today, what is your career path?
“I come from a family of craftmanship and creativity , photographers, painters, woodworkers and sculptures. I’ve learned a lot about art history, technics and overall problem solving which I later implemented in my development as an artist.
The Photography department at Art school was way to restricting for me, with a few exceptions, I couldn’t find a connection. The teachers I did find inspiring to push my limits where all people who were actively working in their field. So I left Art school and by coincidence I got a job in the production side of film making. This really pushed me outside of my comfort zone and was a valuable lesson. But standing all day in the pouring rain or hot sun, really wasn’t satisfying my urge to create. I used my contacts to direct and produce some music videos and discovered that I not only want to make an esthetically pleasing image but create a narrative too. Relatively late, in my thirties a picked up my camera again, and it all came together at that moment.”
Mathilde Karrer ‘Ice cream’ © zeyneprepresents.com
Bright colors are often very present in your photos, it makes them very modern and energizing, what do you think?
“Color and light are a leading factor in my work. I use the underlying meaning of colors to emphasize a certain narrative. Most viewers I think will have a subconscious connection to light or props I use. The use of meaning in props or symbolism or a connotation of items is a part of the elements I use to build up a story. I mostly use the Western and Christian tradition of symbolism, but I am fascinated about this use throughout cultures. I mean, the color white has/had a total different meaning in China than in Western tradition, for example.”
Mathilde Karrer ‘Nike’ © zeyneprepresents.com
How do you explain the worldwide success of Fine Art Photography, a faster access for the eye?
“Well, the rapid development of technology and the accessibility in the last 20 years, has created a whole new paradigm for reproduction. It has become easier to access high quality work.”
Mathilde Karrer: Left: ‘Klevering’ and ‘Ace & Tate’ © zeyneprepresents.com
Which requirements a photo must have in order to be at the highest level of quality?
“Beauty is still in the eye of the beholder, and it’s a matter of taste. However for me personally, an image which catches my eye, has some kind of authenticity, which is becoming increasingly challenging, with the amount of images , of high quality , are produced world wide. But it’s attention to detail, the sincerity of the execution and production, and not cutting any corners which, for me, makes an exciting image.”
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