Natalina Remotti presents the exhibition ‘Please take a seat’ (photo at the 'Caffetteria' of the Gardens of the Venice Biennale, renovated by Tobias Rehberger). On the right 'Metronom' by Pier Paolo Calzolari
A Camogli, vicino Genova, la Fondazione Remotti ospita l'importante collezione di arte contemporanea dei suoi due fondatori Pierluigi e Natalina Remotti, le cui prime acquisizioni risalgono alla metà degli anni Settanta. La Fondazione organizza mostre ed eventi nazionali e internazionali, oltre a premi, conferenze, eventi musicali e proiezioni di film per promuovere e diffondere la cultura contemporanea.
The Fondazione Pierluigi e Natalina Remotti is housed in a church, deconsecrated and then restored on the basis of an original project combining art and architecture, hosts exhibitions from the collection and not only © fondazioneremotti.it
Una mostra organizzata da Natalina Remotti, o solo con la sua firma, è garanzia di un progetto di qualità eccezionale, come dimostra questa nuova mostra organizzata in collaborazione con la Galleria Canepaneri di Milano.
Fondata nel 2014 da Marco Canepa, la Galleria C+N Canepaneri promuove l'arte contemporanea internazionale e italiana. Con le sue due sedi, a Genova e Milano, l'attività della Canepaneri mira, da un lato, a promuovere le figure fondamentali dell'arte tra gli anni '50 e '70 e a riscoprire gli artisti pionieri di questo periodo e, dall'altro, a svelare e valorizzare i giovani artisti dando loro la possibilità di sperimentare e sviluppare la loro attività.
Ospite gradita di QualityMilan, Natalina Remotti ha accettatto di commentare e descrivere per noi le opere esposte.
Natalina, cosa le piaceva in questo progetto ‘Please, Take a Seat’?
“Ho scelto di collaborare a questa mostra quando ho sentito nominare gli artisti che avremmo potuto esporre."
Poi mi è piaciuta la contraddizione tra il lavoro di Andy Warhol con la sua ‘Electric Chair’ e il titolo della mostra che in italiano è ‘Prego si accomodi’
"Andy Wharol propone sempre grandi accenti sulle tutte le icone che sono per noi importanti. In questo lui è stato molto bravo. E gli altri artisti lo stesso, con grande diversità uno dall'altro, hanno utilizzato uno strumento estremamente banale che è la sedia. Ci siamo trattenuti dall'esporre altre opere di altri artisti che hanno lavorato usando le sedie perché sembravano già sufficienti questi lavori che sono di grande qualità. Mi entusiasma sempre organizzare mostre perché penso che rappresentare l'arte sia comunque un dovere e ancora più importante oggi con questa crisi. Quello che state facendo anche voi con QualityMilan, il raccontare mostre e qualità a Milano. Grazie!”
Andy Warhol, Senza titolo (Sedia elettrica), 1971 © canepaneri.com
Andrew Warhola, conosciuto come Andy Warhol, è conosciuto in tutto il mondo per il suo lavoro di pittore, attraverso i suoi film d'avanguardia. Anche se il suo lavoro rimane controverso, è riconosciuto come uno dei più grandi artisti del XX secolo. Mentre dipingeva il Marylin, Andy Warhol iniziò la serie Death and Disasters. Questa grande serie sul tema della morte ne comprende anche altre, come la serie Electric Chair da cui è nata Big Electric Chair.
Natalina Remotti: “In Electric Chair di Andy Warhol il tempo si fa urgenza, toglie il respiro perché questa non è una sedia, è uno strumento di morte. Icona, dove il divenire non c’è, costretti lì senza fiato e per sempre. Andy Warhol rappresenta momenti, persone, cose che diventeranno i simboli della nostra storia contemporanea mantenendo sempre forti poteri evocativi.”
Figura emblematica dell'arte contemporanea italiana, Pier Paolo Calzolari attualmente vive e lavora a Fossombrone, nelle Marche. Negli anni '60 si unisce alle file dell'Arte Povera e scrive 'La casa ideale', considerato uno dei testi principali di questo movimento. Durante quegli anni produsse una serie di opere utilizzando materiali ed elementi naturali come metalli, piante, minerali, fuoco e ghiaccio.
Natalina Remotti: “Appoggiato su una delle due sedie, il metronomo detta il ritmo alla piuma che traccia il suo segno. Il metronomo scandisce il tempo musicale e accompagna il suono e il disegno in una dimensione concettuale dove diventano poesia.”
“Ipnotizzati dal ritmo del pendolo, perdiamo la dimensione del tempo incontrando l'infinito. Pier Paolo Calzolari con i suoi lavori permette di vivere questa magia e questo stordimento”, aggiunge Natalina Remotti.
Alberto Garutti è un esponente di rilievo dell'Arte Pubblica in Italia. Attualmente insegna presso lo IUAV di Venezia e la Facoltà di Design e Arti al Politecnico di Milano. Fino al 2013 è stato titolare della Cattedra di Pittura presso l'Accademia di Brera di Milano. I suoi lavori sono stati esposti in numerose collezioni pubbliche ed esposizioni, sia in Italia che all'estero.
Alberto Garutti, ‘Che cosa succede nelle stanze quando gli uomini se ne vanno: sedie’, ('What happens in the rooms when the men leave: chairs'), 1993/2004 © canepaneri.com
Natalina Remotti: “All'apparenza semplici, le sedie di Alberto Garutti sono una sfida all'uomo e al suo pensiero. Cosa fanno gli oggetti quando noi non ci siamo? E cosa farà il mondo quando non ci saremo? I nostri passi ci portato sino a qui, e poi quanto dobbiamo sentirci inermi davanti a queste domande? Noi non sapremo mai cosa fanno queste sedie al buio in nostra assenza, così spiazzati da questi pensieri dobbiamo comunque convivere.”
"La specificità del lavoro di Jan Van Oost, artista fiammingo nato nel 1961 a Deinze, sta nell'uso di oggetti che portano in sé segni storici o significativi. Ogni opera è carica di gravità fisica e morale, quasi impregnata di spleen baudelaireano".
Natalina Remotti: “Preziosa e delicata, la sedia di Jan Van Oost racconta una vita vissuta, e come ogni suo lavoro forte e sensuale, racchiude il ricordo di un corpo che vi si è seduto, ma la perla conficcata nel damasco preserva la memoria di altri corpi e altri tempi. Per sempre inviolabile.”
Ai Weiwei è uno scultore, performer, fotografo, architetto, curatore e blogger cinese. È uno dei principali artisti della scena artistica indipendente cinese. È conosciuto a livello internazionale per la sua arte provocatoria e politica. Come architetto, è stato consulente artistico nella realizzazione dello Stadio Nazionale di Pechino costruito per i Giochi Olimpici del 2008.
Natalina Remotti: “I progetti di Ai Weiwei si sviluppano attraverso il recupero di oggetti simbolici o quotidiani per indicare la capacità di resistenza dell'uomo. Di fronte al potere, Ai Weiwei oppone con accumulazioni o citazioni la sua capacità di resistenza di raccontare gli abusi del potere.”
Franz West, scomparso nel 2012, è uno dei più importanti artisti contemporanei in Austria. È diventato noto soprattutto per le sue opere tridimensionali (sculture plastiche, opere in situ, installazioni in sale di esposizione). È anche il creatore di performance, grafica e manifesti.
Franz West, ‘Chair’, 2006 © canepaneri.com
Natalina Remotti: “Franz West semplice e rivoluzionario, segna la sua presenza nelle case dei collezionisti con sedie in materiale povero, ma assolutamente riconoscibili. La sua rivoluzione è così compiuta. Liberare la mente e la fantasia potrà essere anche una nostra possibilità.”
Piero Gilardi, nato a Torino nel 1942, è un artista che utilizza la scultura, il disegno e l'installazione ma anche la performance. Ha iniziato la sua carriera negli anni '60 in Italia e ha esposto nel 1967 alla galleria Sonnabend di Parigi. Si rivolse molto rapidamente a un'economia di mezzi plastici.
Co-fondatore dell'Arte Povera, Piero Gilardi sostiene un ‘arte abitabile ed emozionale’, inseparabile dalla vita. Quest'arte deve essere anche ‘micro-emozionale’, cioè in interazione permanente tra l'individuo e il suo ambiente.
Piero Gilardi, ‘Papaveri Per Flower seat’, 2003 © canepaneri.com
Natalina Remotti: “In ‘Papaveri Per Flower seat’, 2003 di Piero Gilardi, un’elegante poltrona musicale in plexiglass sagomato racchiude alla sua base un Tappeto-Natura. Arte, tecnologia interattiva, design creano un vissuto giocoso anche nell’ambito della domestica ferialità, non escludendo comunque una sottile critica ad uno stile di vita sempre più artificiale.”
Ilya Kabakov è un artista concettuale russo, nato nel 1933, che ora vive e lavora a Long Island, USA. Nel 2000 è stato classificato da ARTnews come uno dei "dieci più grandi artisti viventi". Attraverso le sue opere, Ilya Kabakov ha stigmatizzato la meschinità e le assurde costrizioni di un regime autoritario. Oggi, insieme elaborano una proposta più generale per mezzo di favole che riguardano la condizione umana e la ricerca dello spirituale.
Ilya Kabakov ‘Angel and landscape’, 2001 © canepaneri.com
Natalina Remotti: “Ilya Kabakov ha saputo trasformare uno sgabello in poesia. Un angelo sospeso a proteggere il mondo racchiuso in questa semplice seduta che diventa rifugio lontano dallo scandire del tempo.”
Exhibition 'Please take a seat' until March 31, 2021, C + N Canepaneri
Questa mostra ‘Take a Seat’ segna una nuova collaborazione tra due grandi promotori dell'arte contemporanea internazionale: la Fondazione Pierluigi e Natalina Remotti e la Galleria Canepaneri.
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President of the Remotti Foundation, the art collector Natalina Remotti tells us about these celebrated chairs created by Andy Warhol, Pier Paolo Calzolari, Alberto Garutti, Piero Gilardi, Ilya Kabakov, Jan van Oost, Ai Weiwei and Franz West.
In Camogli, near Genoa, the Remotti Foundation houses the important contemporary art collection of its founders, Pierluigi and Natalina Remotti. The Foundation organises national and international events in support of contemporary culture.
Pierluigi and Natalina Remotti founded their own foundation in Camogli (Genoa) in 2008 © fondazioneremotti.it
The participation of Natalina Remotti in an event’s organisation is a guarantee of exceptional quality, as is clearly demonstrated in the exhibited hosted in collaboration with the Canepaneri Gallery in Milan.
Founded in 2014 by Marco Canepa, the C+N Canepaneri Gallery promotes Italian and international contemporary art.
The gallery’s branches in Genoa and Milan feature the fundamental figures in art from the 50s to the 70s. They also display the work of young artists, making it possible for them to experiment and develop their art.
Natalina Remotti kindly agreed to share with QualityMilan a few comments on the work currently featured.
Natalina Remotti, what do like most about this project, ‘Please, Take a Seat’?
“I chose to participate in this exhibit as soon as I heard the names of the artists to be featured. I like the contradiction in Warhol’s ‘Electric Chair’ and the title of the exhibit, ‘Please, Take a Seat.’ The other artists, so different one from another, also made effective use of such a banal item as a chair. We kept ourselves from showing too many artists, limiting the show to pieces of exceptional quality. I truly enjoy organising exhibits. I think that it’s a duty and even more important in this period of crisis. QualityMilan is doing this as well, featuring exhibits and quality in Milan. Thank you.”
Andy Warhol is known throughout the world for his avant-garde paintings and films. Though controversial, he is still recognised as one of the greatest artists of the 20th century. While working on Marilyn, Warhol began the series Death and Disasters. This series contains others, including the Electric Chair series, which Big Electric Chair is part of.
Natalina Remotti: “In Electric Chair, time becomes urgent, taking our breath away. This is no chair; it is an instrument of death. Iconic, presenting time with no future. Warhol depicts the moments, the people, the things that would become the symbols of contemporary history, always in powerfully evocative terms.”
An emblematic figure of Italian contemporary art, Pier Paolo Calzolari in the 60s embraced the Poor Art movement and wrote The Ideal House, one of the movement’s most important texts. During that time he produced a series of works using natural elements like metals, plants, minerals, fire and ice.
Natalina Remotti: “Placed on one of the chairs, a metronome dictates the rhythm, a feather tracing its movement. Metronomes articulate musical time and accompany sound and design into a conceptual dimension, where they become poetry.”
Pier Paolo Calzolari, ‘Metronomo’, 1976 © canepaneri.com
“Hypnotised by Pier Paolo Calzolari’s pendulum, we lose the dimension of time and encounter the infinite”, adds Natalina Remotti.
Alberto Garutti is one of the great figures of Italian Public Art. He currently teaches on faculty at the University Institute of Architecture of Venice (IUAV) and in the Department of Design and Arts at the Milan Polytechnic. Until 2013 he held the chair of Painting at the Brera Academy in Milan. His works have been displayed in numerous public collections and exhibits, both in Italy and abroad.
Natalina Remotti: “Simple in appearance, Alberto Garutti’s chairs present a challenge. What do things do when we are not present? And what will the world do when we are no longer here? Thrown though we may be by these thoughts, we have no choice but to live with them.”
The particularity of Flemish artist Jan Van Oost’s work lies in his use of objects that bear the marks of history. Each work is imbued with physical and moral gravitas, pregnant with the spleen of Baudelaire.
Jan Van Oost, Senza titolo, 1988 © canepaneri.com
Natalina Remotti: “Precious and delicate, Van Oost’s chair tells of a life lived. Strong and sensuous, it holds the memory of the body that sat there, as it preserves the memory of other bodies and other times, ever inviolable.”
Ai Weiwei is a Chinese sculptor, performer, photographer, architect, curator and blogger. He is known around the world for his provocative political art. As an architect, he was the artistic consultant for the development of the National Stadium in Beijing, built for the 2008 Olympic Games.
Ai WeiWei, ‘Fairytale’, 2007 © canepaneri.com
Natalina Remotti: “Ai Weiwei’s projects recapture symbolic or quotidian objects, indicating man’s capacity to resist. In the face of power, Weiwei demonstrates his own resistance to abuses of power.”
Recently deceased (2012), Franz West was one of Austria’s most important contemporary artists. He is best known for his 3-dimensional art, as well as for performance, graphic, and poster art.
Natalina Remotti: “Franz West was simply a revolutionary. Collectors acquired his chairs in poor materials, thus reflecting the success of his revolution. Perhaps we, too, can free our own minds and liberate our imaginations.”
Piero Gilardi, born in Turin in 1942, uses sculpture, design, installation, and performance. He began his career in the 60s in Italy and was shown in 1967 in Paris’ Sonnabend Gallery. Co-founder of the Poor Art movement, he supports “liveable and emotional art”. This art must be “micro-emotional”, always reflecting the individual’s interaction with his environment.
Natalina Remotti: “In Piero Gilardi’s 2003 ‘Poppies for Flower Seat’, an elegant musical plexiglass chair encloses a Nature-Carpet. Art, interactive technology, and design combine in a playful experience of daily domesticity, not without a subtle criticism of an increasingly artificial way of life.”
Ilya Kabakov is a Russian conceptual artist. Born in 1933, she now lives on Long Island in the Unites States. In 2000, ARTnews described her as “one of the ten greatest living artists.” Her works revealed all the pettiness and absurd contradictions of an authoritarian regime. Considered together today, they present a series of fables on the human condition and the search for the spiritual.
Natalina Remotti: “Ilya Kabakov transformed a stool into poetry. It is an angel suspended above the world enclosed in this simple seat, a refuge from the traces of time.”
The exhibit 'Please, Take a Seat' marks a new collaboration between two great international contemporary art promoters: the Pierluigi and Natalina Remotti Foundation and the Canepaneri Gallery.
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