Valtellina, una viticoltura da raccontare

Valtellina Superiore Grumello wine © dr

Lo scenario è emozionante. Alzando lo sguardo dal fondovalle, che si snoda seguendo il corso del fiume Adda, si cominciano a percepire file interminabili di terrazzamenti a vite ricavati nei fianchi delle Alpi Retiche. Gli abitanti di queste montagne hanno creato qualcosa di indescrivibile: una delle più importanti aree viticole della Lombardia, che si snoda linearmente per migliaia di chilometri fino a costituire la viticoltura verticale più estesa esistente in Italia. La vigna è situata unicamente sul fianco ripido e scosceso della montagna, aggrappata alla roccia e trattenuta da lunghissimi, interminabili muretti a secco.

Valtellina aValtellina Vineyard © dr

Ciò che impressiona di più è che tra i filari di viti non esistono viali o sentieri che consentano il passaggio di mezzi meccanici adatti al trasporto. Solo di recente sono stati introdotti sistemi su piccole rotaie che alleviano un po' le fatiche della vendemmia, ma tutto il grosso del lavoro è eseguito come una volta, e anche le uve mature vengono trasportate a spalla fino a valle in apposite ceste.

Valtellina aThe Valtellina terraces culture © dr

Il sistema a terrazze della Valtellina si è ottenuto grazie alla realizzazione di una miriade di muri a secco in sasso che sostengono i viottoli piantati a vite. Questa opera colossale fu avviata alcuni millenni fa e perpetuata nel tempo attraverso il lavoro quotidiano dei viticoltori, veri e autentici manutentori del territorio. I muri a secco si estendono per uno sviluppo lineare di ben 2.500 km.

Valtellina aThe heroic Valtellina harvest © dr

Oltre a consentire la realizzazione di un'economia agricola di avanguardia, il terrazzamento è una componente essenziale del fascino paesaggistico del territorio e un importante elemento di salvaguardia delle falde montane. E ciò ha permesso anche alle popolazioni locali di insediarvi, nei secoli, le coltivazioni necessarie alla propria sopravvivenza.

In questo quadro di una unicità e di una bellezza assolute emerge un altro aspetto tutt'altro che trascurabile. Le uve coltivate sulle Alpi Retiche sono esposte al sole tutto il giorno, mentre i venti freschi di montagna ne regolano e ne rallentano la maturazione. Si deve a questi fenomeni se il vino prodotto su questi monti è considerato eccezionale.

Valtellina aBunch of Valtellina grapes © Cantina Involt Agnelot

Il Valtellina Superiore, per esempio, è una delizia di questa regione alpina italiana. Prodotto con uve Nebbiolo, il suo profilo aromatico è piuttosto leggero e terroso, con caratteristiche di rose, catrame, ciliegie secche e trucioli di matita. Conservati in botti di rovere, i vini del Valtellina Superiore hanno un invecchiamento di almeno 24 mesi.

Il vitigno maggiormente coltivato in questa zona è appunto il Nebbiolo, con altre varietà secondarie come Pinot Nero, Merlot, Rossola e Brugnola. I diversi microclimi della zona fanno esprimere al Nebbiolo notevoli differenze. Originario, sembra, della Valle Chiavenna, il Nebbiolo in questa zona di produzione è chiamato Chiavennasca. Le origini di questo nome pare derivino da termini dialettali come “ciu venasca” che significa con più vigore e linfa, oppure “ciu vinasca”, cioè più adatto a diventare vino. E tutto ciò conferma le caratteristiche di questa uva: vini di corpo e vigorosi, adatti ad un lungo invecchiamento.

Valtellina aBottle of Nebbiolo ‘Chiavennasca’ of Valtellina © Triacca

Un grande risultato per l'enorme e intelligente fatica dei viticoltori della Valtellina, una delle zone più belle e produttive delle Alpi Lombarde.

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The scenery is moving. A glance up from the depths of the valley – which follows the contours of the River Adda – reveals the interminable rows of vines on the terraces along the flanks of the Rhaetian Alps. The inhabitants of these mountains have created something almost indescribable: one of the most important winegrowing areas of Lombardy, snaking over thousands of kilometres in the vastest vertical vineyard in Italy. It is attached to the steep slopes of the mountain, held in place by long dry stone walls.

The most impressive thing is that the paths between the vines are not large enough for typical transport vehicles. Only recently was a small-rail system installed, alleviating some of the difficulty of the harvest. But most of the work is still done the way it has always been done, and even the mature bunches are carried down to the valley in crates on the shoulders of the workers.

The terraces of Valtellina are formed by a myriad of dry stone walls that support the rows of vines. This colossal undertaking was begun a few thousand years ago and has been fostered across the ages by the daily labours of the winegrowers, true keepers of the earth. The stone walls extend linearly for a total of 2500 km (about 1550 miles).

Besides supporting a cutting-edge agricultural economy, the terracing is an essential element of the area’s unique charm and is important to the preservation of the mountain slopes.

For centuries it has permitted the local population to do the work that has ensured their survival.

There is another important aspect that bears mention. The vines cultivated in the Rhaetian Alps are exposed to the sun all day long, while the cool mountain winds slow down the maturation process. It is thanks to this phenomenon that the wine produced on these mountains is considered to be so exceptional.

Valtellina hValtellina Vineyard © Nino Negri

Valtellina Superiore is a jewel of this Italian Alpine region. Produced from Nebbiolo grapes, its aromatic profile is rather light and earthy, with elements of rose, tar, dried cherries, and pencil shavings. Stored in oak barrels, Valtellina Superiore wines are aged for at least 24 months.

The Nebbiolo mentioned above is in fact the most commonly cultivated grape in this area, along with secondary varietals such as Pinot Nero, Merlot, Rossola and Brugnola. The area’s various microclimates bring out significant differences in the Nebbiolo grape. Apparently originating in the Valle Chiavenna, Nebbiolo grown in this area is called Chiavennasca. The name seems to derive from local dialect, ciu venasca, or “more vigour”, or ciu vinasca, meaning more suitable for winemaking. All of this confirms the grapes characteristics: vigorous and full-bodied, suitable for long ageing.

Valtellina gValtellina grapes © dr

This is a truly great achievement for the brilliant efforts of the winemakers of Valtellina, one of the most beautiful and productive areas of the Lombard Alps.

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