Eleonora Bramucci © Ebs sportswear
Eleonora Bramucci è una donna ultra dinamica, e bella, che si destreggia tra il suo ruolo di giovane madre, la sua passione per il fitness e il suo ruolo di dirigente, designer e modella per la startup che ha lanciato nel bel mezzo della pandemia, Ebs sportswear, una realtà artigianale interamente Made in Italy. Un'idea brillante per rendere l'abbigliamento fitness femminile più femminile e sopra tutto più sostenibile. Una linea di abbigliamento sportivo e da spiaggia, che Eleonora disegna, produce e indossa lei stessa come modella.
È una giovane madre, e ha sempre avuto una passione per lo sport e per la moda. Potrebbe parlarci di come questi ingredienti sono presenti nella sua linea di sportswear femminile?
“Quando ho deciso di investire i miei risparmi in questo progetto avevo in mente una linea che puntasse su un modello di donna libera, indipendente, forte ma che si sente sensuale e speciali. Una donna seppure non perfetta ma che e ha una grande consapevolezza del proprio corpo. Chi meglio che una madre come me che vuole esaltare la propria femminilità può possedere una tale consapevolezza corporale? La mia linea esalta la mia passione per queste due sfere con grande attenzione per i dettagli, il design e la scelta di tessuti italiani di qualità ad alte prestazioni per garantire il massimo comfort durante l’attività sportiva e per assicurare un perfetto bilanciamento tra leggerezza e compressione, resistenza e comfort, look e performance. Spensieratezza e colore, eleganza e stile, semplicità e modernità, comfort e raffinatezza caratterizzano i capi ideati per chi ama distinguersi e valorizzare la propria femminilità.”
Eleonora Bramucci © Ebs sportswear
Tutto il lavoro di realizzazione dei capi è concentrato in Trentino?
“Si. L'eccellenza manifatturiera dell’artigianato locale trentino permette di realizzare in modo accurato e con la maestria che lo contraddistingue prodotti ben fatti, di qualità e di alta gamma, andando contro il trend generale della fast fashion e dei suoi principi. Qui entrano in gioco tradizione, valori e sentimenti che solo un prodotto Made in Trentino può trasmettere al consumatore finale.”
Quando e come si è resa conto che sul mercato ci mancava qualcosa e che lei era la persona perfetta per rimediarla?
“Purtroppo viviamo in un’epoca in cui predomina la fast fashion, abiti di bassa qualità a prezzi super ridotti, il cui unico obiettivo è il profitto, con tutto quello che ne consegue a livello sociale e ambientale. Tutto questo non rientra tra i miei principi e non sostengo questo modo di produrre.
“Per cui, con EBS, la mia piccola realtà artigianale, ho cercato di difendere l’importanza di acquistare prodotti artigianali realizzati in modo etico, che possano veicolare valori e sentimenti e possano soprattutto sensibilizzare le persone su questi aspetti.”
“EBS inoltre, in una società sempre più impersonale e uniformata, vuole essere un invito a rendere la donna espressione di se stessa, a far in modo che si svesta delle sue paure, pregiudizi e stereotipi esaltando la sua sensualità e naturale bellezza. Un invito anche per le donne madri impegnate professionalmente a credere fermamente nella possibilità di realizzare ciò che desiderano.”
Il suo brand è 100% Made in Italy. Quando tanti marchi oggi fanno il gioco dei numeri, producendo in paesi dove i costi sono più bassi, che cosa le ha portato a decidere di fidarsi esclusivamente della maestranza italiana?
“E’ stata una mia scelta ben precisa, seppur non semplice e costosa, di produrre il 100% in Italia perché l’Italia, fin da sempre, è il paese del lusso, della tradizione, del gusto del bello di cui la nostra cultura è colma. Credo fermamente che il 100% Made in Italy sia una garanzia: EBS non vuole produrre quantità, ma qualità e garanzie, e queste possono essere realizzate solo dalle mani esperte dei nostri artigiani locali e dalla loro professionalità. Credo inoltre che ciò che fa la differenza nel processo produttivo siano le persone, i loro valori e la tradizione di quelle mani che realizzano il prodotto. Acquistare un capo totalmente Made in Italy è un po' come acquistare un pezzetto di quella tradizione, un prodotto che riesca a trasmettere al consumatore finale valori ben precisi. Purtroppo sono ancora pochi quei consumatori che hanno piena consapevolezza della cultura che sta dietro quel prodotto, di quanto tempo ci voglia per realizzare quel capo, di quanta cura e fatica si faccia a farsi strada in un mondo così inflazionato dove predomina la fast fashion e dove la produzione cinese occupa una rilevante fetta di mercato. Spero che sempre più persone comprino prodotti italiani e colgano questi aspetti, facendosi così ambasciatori dei prodotti più belli, originali e unici e contribuendo allo sviluppo economico e sociale delle nostre comunità locali.”
Ha parlato di una frase della grande poetessa Alda Merini come ispirazione della sua collezione: “E se diventi farfalla, nessuno pensa a ciò che sei stato.” Dopo più di un anno di convivenza con la pandemia, siamo in tanti ad avere un senso di emergere, di essere trasformati. Come si esprime questa trasformazione nella sua linea?
“Ho sempre sostenuto che lo sport, oltre ad essere finalizzato ad accrescere il nostro benessere fisico e psicologico, sia metafora di sfida e trasformazione, un vero e proprio percorso di rivoluzione che ci aiuta a ritrovare fiducia nel proprio corpo e in se stessi. Proprio in virtù di questo ho ideato la mia collezione pensando alla frase di Alda Merini. La farfalla inizia la sua vita strisciando e in seguito, attraverso un processo di trasformazione, impara a volare portando nella leggerezza delle sue ali tutto lo splendore dei colori variopinti, diventando sinonimo di bellezza e perfezione. La farfalla ci insegna a trasformare la nostra vita consapevolmente, a creare nelle realtà situazioni nuove, a realizzare i nostri obiettivi e desideri più profondi. E con la mia collezione dai colori accesi, fantasie animalier e floreali dalle nuances forti voglio esprimere l’essenza di tante emozioni: voglio far in modo che la donna, vestendo EBS, diventi l’unica vera protagonista nella passerella della sua vita, svestendosi delle sue paure, dei preconcetti e stereotipi di cui spesso è vittima. Voglio che il mio brand abbracci più donne possibili, le faccia sentire al sicuro e insegni loro a spiccare il volo, proprio come una farfalla che con forza affronta le diverse fasi per poi rinascere."
Come riesce a stabilire un equilibrio fra le esigenze del mondo imprenditoriale e di quello materno? Non è soltanto una questione di tempo, ma anche – e soprattutto – di energia.
“Non è affatto semplice trovare un equilibrio tra la mia vita da mamma e quella da imprenditrice, in una realtà come l’Italia che non incentiva le donne che hanno figli a realizzarsi professionalmente e che spesso le mette di fronte ad una scelta forzata. Ho deciso di costruire qualcosa di piccolo e farlo crescere insieme ai miei figli. Le due sfere, seppur con tanta difficoltà e grande organizzazione, possono integrarsi, e il fatto di essere mamma non può e non deve essere un freno alla realizzazione personale. Una donna che riesce ad ottenere entrambe le cose è una donna serena e una mamma felice, sicuramente stanca ma molto felice ed appagata. Noi donne siamo vulcani di energia e questa energia può esplodere soltanto se crediamo nelle nostre potenzialità, anche con i figli! Dobbiamo lottare, credere fermamente nella possibilità di realizzare ciò che desideriamo."
Può parlarci un po’ delle Fitness Models o Fitness Influencers? Chi sono? Cosa hanno cambiato? Cosa c’è di bene e quali rischi rappresentano?
“Le fitness models sono l’ultimo trend dell’immagine femminile che, attraverso i canali social stanno plasmando una nuova idea del corpo della donna non esente dal rischio dall’ansia di raggiungimento di un canone di bellezza ideale che rasenta la perfezione, ma che è spesso inarrivabile.”
“Nell’attuale società, dove il corpo della donna è in primo piano e dove il tonico diventano una gradevole vetrina da mostrare, questa categoria di ragazze, molto spesso istruttrici o semplicemente appassionate di fitness, sta creando un nuovo trend in ascesa soprattutto tra le teenagers, proponendo loro esercizi per scolpire i loro corpi e consigli alimentari.”
“Stiamo passando da una concezione del magro, anoressico, taglia 38, al forte, tonico e granitico. Questo cambiamento, che da una parte è sicuramente positivo, dall’altra può risultare negativo poiché non è esente dal pericolo di ossessione di non essere mai abbastanza tonico, mai abbastanza modellato, mai abbastanza grande e definito, fino a sfociare in una vera e propria dipendenza da palestra e in disturbi alimentari. Anch’io mi definisco una fitmom, ma “della porta accanto”, e il proverbio latino “in medio stat virtus” caratterizza il mio stile di vita di imprenditrice e mamma che si allena: per vivere bene ho imparato a cercare quella virtù che sta nel mezzo. È importante allenarsi, seguire una sana alimentazione, ma il tutto con equilibrio, libero da ossessioni.”
Quale ruolo ha la dieta nel mantenimento della salute? Esiste il rischio di esagerare anche in questo?
“Seguire un regime alimentare equilibrato è fondamentale per uno stile di vita sano e per il raggiungimento di determinati obiettivi fisici. Purtroppo ci troviamo di fronte ad una sfera in cui è imminente il rischio di esagerare e sfociare in ossessioni e disturbi alimentari, causa anche la pressione dei social. Sembra che nutrirsi di avocado e latte di cocco stia diventando la prassi da seguire: sono sempre più le fitness models che dispensano consigli dietetici salutari, privi di junk food, grassi ed eccessi calorici. Ma attenzione, ci troviamo di fronte a consigli alimentari “fai da te” che risultano rischiosi se applicati in modo indiscriminato a chiunque, senza l’aiuto di esperti. Il mio consiglio è, quindi, quello di affidarsi a dei professionisti qualora si abbiano problemi di peso o si vogliano raggiungere determinati obiettivi, e soprattutto di capire che la perfezione non esiste: il nostro valore non si misura da quanto scolpito sia il nostro addome, da quanto tonico sia il nostro seno o da quanto grasso oscilli sotto le nostre braccia. Credo che la vera magia avvenga quando accettiamo il nostro corpo in ogni angolo e forma, quando impariamo ad amarci."
Crede molto nella vendita diretta online, una forza oggi?
“L’acquisto “on line” del Made in Italy è un trampolino di lancio formidabile che ci permette di arrivare ovunque, a costi ridotti rispetto alla filiere normale dove intervengono diversi intermediari. Quindi per ora, la mia collezione si acquista sul nostro sito, ebsportswear.com. Ma il rituale della scelta, visiva e tattile, della prova e dell’acquisto del prodotto fisico è ancora molto ancorata nella mentalità italiana, quindi sto valutando anche la possibilità di proporre le mie linee di prodotti in alcuni punti gym esclusivi.”
Come vede lo sviluppo della sua EBSportswear?
“La prossima tappa sarà sicuramente lanciare una linea di abbigliamento sportivo ecosostenibile. Stiamo scegliendo e testando i migliori materiali sul mercato che diano voce alle necessità ambientali, oltre che garantire elevate performance. Il rispetto per il luogo che ci ospita è fondamentale. Si tratta di pensare alle generazioni future e mettere in pratica degli stili di vita che permettano di non compromettere il delicato equilibrio ambientale e la disponibilità di risorse in futuro. Infine il mio desiderio per il futuro di EB SportsWear è anche quello di conquistare le passerelle dell’Alta Moda e collaborare con marchi importanti. Tuttavia mi rendo conto quanto sia molto difficile lanciare un proprio marchio senza finanziamenti e investimenti per la pubblicità. Ma un passo alla volta, con coraggio e ambizione."
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Eleonora Bramucci is a beautiful dynamic woman dividing her time between motherhood, her passion for fitness and her role as director, designer and model with her own start-up, EB Sportswear. Launched in the middle of the period of pandemic, it is a brilliant example of entirely Made-in-Italy artisanship. Bramucci’s line renders fitness apparel and beachwear both more feminine and more sustainable.
You are a young mother and you have always had a passion for fitness and fashion. Can you tell us a little about how these ingredients appear in your line of women’s sportswear?
“When I decided to invest my savings in this project, I imagined a line appealing to women who are strong, liberated and independent, but who feel sensual and special. Women who are not perfect but are very aware of their bodies. Who knows her own body better than a mother like me, who wants to highlight her own femininity? My line reflects my passion for these two areas with great attention to detail, to design and to the selection of quality Italian fabrics, guaranteeing maximum comfort while engaged in sport and assuring a perfect balance of lightness and tightness, durability and comfort, look and performance. Carefree and colourful, elegant and stylish, simple and modern, comfortable and refined: the pieces were created for those who want to stand out, those who value their femininity.”
And all production work takes place in the Trentino region?
“Yes. The excellence of local artisanship means that everything is done with the care and mastery that distinguishe well-made high-level quality products. This runs counter to the general current of ‘fast fashion’. This is a question of traditions and values that only a Made-in-Trentino product can pass on to the consumer.”
When and how did you realise that there was something missing on the market and that you were the perfect person to redress that?
“Unfortunately, we are living during a time dominated by fast fashion, low-quality clothing at greatly reduced prices, whose only goal is profit and at great social and environmental cost. This does not reflect my principles and I don’t support this way of producing. With my own small artisanal brand, EBS, I have sought to underscore the importance of purchasing ethically-made artisanal products that can communicate values and emotions and especially raise awareness of these aspects. In an ever more impersonal and uniform society, EBS invites women to express their true selves, setting aside their fears, prejudices and stereotypes, highlighting their own sensuality and natural beauty. We especially invite working mothers to believe in their ability to do whatever they dream of doing.”
Your brand is 100% Made in Italy. When so many brands today are producing in countries where costs are much lower, what brought you to decide to turn exclusively to Italian craftsmanship?
“It was a very deliberate choice, though a difficult and expensive one, to produce 100% in Italy because Italy has always been the country of luxury, tradition, taste and appreciation for beauty.”
“I firmly believe that 100% Made in Italy represents a guarantee: EBS is not interested in quantity but in guaranteed quality, and this can only be produced by the expert hands and with sense of professionalism of our local artisans.”
I also believe that what makes the real difference in the production process is people and their values and traditions. Purchasing an item that is entirely Made in Italy is acquiring a piece of tradition that is able to transmit very specific values. Unfortunately, there are still not very many consumers who are fully aware of the culture that stands behind this kind of product, of the time required to make it, of how much care and effort it takes to get ahead in a fast-fashion world dominated by Chinese manufacturing. I hope that more and more people will buy Italian products and become ambassadors for our most beautiful, original and unique items, thus contributing to the economic and social development of our local communities.”
You have spoken of a line from the great poet Alda Merini as an inspiration for your collection: “And if you become a butterfly, no one will think about what you were before.” After more than a year of living with the pandemic, so many of us feel as though we are emerging, that we have been transformed. How is this transformation expressed in your line?
“I have always held that sport – besides contributing to our physical and psychological well-being – is a metaphor for challenge and transformation, a true path of revolution that helps us redevelop faith in our own bodies and in ourselves. This is why I created my collection with Alda Merini’s words firmly in mind. A butterfly begins its life crawling and then, through a process of transformation, learns to fly, displaying the splendour of its multicoloured wings and becoming a synonym for beauty and perfection. Butterflies teach us to live our lives deliberately, to create new situations, to reach our goals and fulfil our deepest desires. In my collection of bright colours and animal and floral fantasies, I express the essence of so many emotions. I want EBS to help women become the stars on the catwalk of their own lives, setting aside the fears, preconceptions and stereotypes of which they have often been victims. I want my brand to embrace as many women as possible, making them feel secure and teaching them to take flight, with the strength of a butterfly facing the various phases of its life to then be reborn.”
How do you manage to balance the requirements of the entrepreneurial and maternal worlds? It’s not merely a question of time, but also – and especially – of energy.
“It is not at all easy to find a balance between my life as a mother and my life as an entrepreneur in a country like Italy, which doesn’t given women with children any incentive to develop professionally. I decided to build something small and raise it as I raise my children. It’s difficult and requires a lot of organisation, but the two spheres can be integrated. Motherhood cannot and must not be an impediment to personal development. The woman who manages to acquire both things is a serene woman and a happy mother, certainly a tired one but very happy and fulfilled. We women are volcanoes of energy, and this energy can explode only if we believe in our own potential, even when we have children! We have to fight, we have to believe firmly that it’s possible for us to do whatever we choose.”
Can you talk to us a little about Fitness Models or Fitness Influencers? Who are they? What have they changed? What’s good and what risks are there?
“Fitness Models are the latest trend in feminine image. Using social media, they are creating a new sense of body image for women, but not one that is exempt from the risk of anxiety over not measuring up to unattainable ideals of beauty and perfection. These women, instructors or simply great fans of fitness, are especially popular with teenagers, and they propose their exercises for sculpting their bodies as well as their diet recommendations. We’re leaving behind a preference for thin, even anorexic, and moving toward strong, toned, rock solid. This change is certainly welcome, but it is not without its risks. There is the danger of becoming obsessed, of feeling like you can never be too toned, too sculpted, too big and defined, and ending up becoming addicted to the gym and falling victim to food-related disorders. I call myself a ‘fit mum’, but more the girl-next-door type. Finding the happy medium characterises my lifestyle as an entrepreneur and a mum who works out. It’s important to work out, to have a healthy diet, but it’s all about balance and avoiding obsessions.”
What role does diet play in staying healthy? Is there a risk of going too far in this as well?
“Having a balanced diet is fundamental to living a healthy life and to reaching certain physical objectives. Unfortunately, there’s a real risk of taking things too far and falling victim to eating disorders, due also to significant social pressure. It seems like eating only avocado and coconut milk is becoming the new rage, with more and more fitness models dispensing dietary advice. But we’ve got to be careful because these do-it-yourself dietary suggestions can be risky when applied across the board, without the guidance of experts. My advice is to turn to professionals if you’ve got weight problems or if you want to achieve certain goals. We especially need to understand that there is no such thing as perfection. Our value is not measured by how defined our abs are, by how toned our breasts are, or by how much fat jiggles under our arms. I believe that the real magic comes when we accept every nook and cranny of our bodies, when we learn to love ourselves.”
Do you set strong store in direct online sales?
“Online purchasing of Made-in-Italy items is a real springboard that allows our products to reach just about any audience, at a low cost compared to the normal avenues that include middlemen. So for now, my collection is available on our site, ebsportswear.com. But the ritual of seeing and touching, of trying things on before buying them, is well rooted in the Italian mentality, so we are considering offering our products in some exclusive gyms.”
How do you see the EB Sportswear developing?
“The next step will certainly be launching a line of eco-sustainable sportswear. We are testing some of the best fabrics on the market, ones that take the environment into consideration, as well as guaranteeing high performance. Respect for the place where we live is fundamental. We’ve got to think of future generations and foster lifestyles that don’t compromise the delicate environmental balance and the availability of resources for the future. My hope for the future of EB Sportswear is to conquer the catwalks of High Fashion and work with important brands. I recognise, though, how difficult it is to launch your own brand without financing and investing in advertising. But one step at a time, with courage and ambition.
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